"Si è svolto questa mattina presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Roma Tre il convegno organizzato dal Comitato Provinciale di Roma dell’Alleanza Sportiva Italiana in collaborazione con Azione Universitaria dal titolo: ”Doping, un pericolo per tutto lo sport”. Il convegno è iniziato con l’irruzione non prevista da parte di Valerio Staffelli di Striscia la Notizia, intervenuto per consegnare il Tapiro d’Oro all’on. Pescante, sorpreso ed in evidente imbarazzo, il quale ha cercato di rispondere serenamente alle incessanti domande dell’inviato. Dopo questa inattesa irruzione il convegno, alla presenza di circa 150 persone tra studenti e giornalisti, è iniziato con l’introduzione proprio dell’on. Pescante, nella quale è stato evidenziato il legame tra doping ed interessi economici. L’onorevole ha poi proseguito nell’evidenziare come lo sport, oggi, sia un mero perseguimento del risultato ad ogni costo. > dichiara inoltre l’on.Pescante L’intervento si è concluso, inoltre, con una forte critica alla legge n. 376 del 14 dicembre 2000, nota come legge antidoping a tutela dello sport e dell’individuo. > afferma il dott. Claudio Barbaro, Presidente Nazionale dell’Alleanza Sportiva Italiana. Il Sottosegretario alla Salute, sen. Cesare Cursi, intervenuto successivamente alla conferenza ha sottolineato ed affermato con fermezza . Il senatore ha ribadito la posizione del Governo determinata a reprimere con ogni mezzo il fenomeno del doping. La dott.ssa Lombardo e la dott.ssa Brienza hanno poi analizzato il fenomeno sotto il punto di vista socio-culturale. Il dott. Abodi, membro della CONI Servizi S.p.a , prosegue la discussione sulla necessità di combattere il fenomeno attraverso una forte collaborazione tra Istituzioni e Federazioni Sportive. conclude Abodi. Il convegno si è concluso con l’intervento del dott. Capua, tra le persone più specializzate nel settore, (come i molti ricordano anche nel periodo delle denunce pubbliche dell’ allenatore Zeman) Presidente Commissione Federale Antidoping FIGC, il quale ha criticato la mancanza di parità fra la normativa italiana e quella estera, per quanto riguarda il settore calcio, concludendo il suo intervento con l’augurio che in un prossimo futuro l’antidoping smetta di esistere. Il dibattito successivo ha mostrato una certa vivacità, visti i numerosi personaggi del mondo sportivo presenti e del mondo politico sportivo,come il cons. Cochi, Presidente Provinciale ASI Roma, riassumibili tra gli altri in: disparità di sanzioni tra le diverse discipline, in particolare tra ciclismo e atletica nei confronti del calcio, una necessità di continuare la richiesta di maggiori e più confortevoli impianti sportivi, sinergie tra mondo della Scuola, dello sport sia amatoriale che agonistico, delle Istituzioni, in primis il Ministero della Salute e quello della Cultura, Federazioni Sportive, spesso troppo “silenziose” sul delicato problema, riportare più sport giocato (meno parlato) nelle ore di punta in televisione, così come più spot di sensibilizzazione a non entrare nel tunnel doping, con le relative quanto tragiche conseguenze, responsabilizzare ed informare i cittadini dei pericoli insiti nell’uso e nel commercio di sostanze dopanti e soprattutto la preoccupazione e le testimonianze dirette di molti genitori presenti in aula sull’abuso di farmaci vietati da parte di molti giovani atleti, il preoccupante e spesso complice silenzio su delle morti di cui troppo velocemente si è discusso. La guerra sembrerebbe cominciata…ma il fenomeno non sembra diminuire più di tanto."