Cosa sarebbe un mondo senza lo sport

Stadio dei Marmi, Foro Italico, Roma. Un uomo entra nell'impianto e trova le statue deformate. Non sono quelle che lui conosce, rappresentative di tante discipline sportive. L'uomo è in un mondo diverso da quello in cui è cresciuto. Sembra un incubo e, infatti, lo è. Si risveglia. Lo spot termina con la frase "Cosa sarebbe un mondo senza lo sport". Questo in un video realizzato da ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane. 

Un uomo entra allo Stadio dei Marmi, ma ciò che lo circonda è completamente cambiato. Il campo è vuoto, le statue che cingono l'impianto, modificate in post-produzione, sono cambiate: alcune sovrappeso, magre o con la mascherina, segno dei tempi.  Appare chiaro che il mondo, in cui si muove l'uomo, non è più quello cui siamo abituati. È un mondo senza sport, questo il messaggio che il video vuole dare. Una provocazione, chiaramente. Ma, per fortuna, è solo un sogno. L'uomo si risveglia. Nell'universo reale. Il video termina con la frase "Cosa sarebbe un mondo senza lo sport". 

Il video, realizzato da ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, Ente che si occupa di sport, soprattutto di base e di Terzo Settore, vuole dare un messaggio positivo, di sprone per le Istituzioni: "Lo sport è benessere - sottolinea il Presidente di ASI, Claudio Barbaro - è prevenzione. Lo sport educa al rispetto dei propri avversari, alla socialità e a superare i propri limiti. E le strutture sono un presidio per la salute e tali devono essere considerate e, quindi, sostenute come le migliaia di associazioni che erogano sport sul territorio nazionale a beneficio di oltre venti milioni di italiani che praticano attività continuativamente. In questo periodo emergenziale tutto questo sistema è stato fortemente messo in crisi". 
Il messaggio è destinato anche a quelle persone che si stanno allontanando dalla pratica sportiva dopo un periodo particolarmente difficile. 

Perchè lo Stadio dei Marmi
Tutti conoscono l'impianto, che fa parte del complesso del Foro Italico ed è quindi stato considerato dagli autori luogo privilegiato per girare lo spot alla luce della facilità e immediatezza della comprensione da parte dell’utente. Valore aggiunto, per questo set d’eccezione, il fatto che, all’atto della costruzione, le statue, rappresentative delle discipline sportive, furono offerte da diverse provincie italiane. Questo a sottolineare come la voce che ASI vuole lanciare sia rappresentativa di tutto il nostro territorio e di un mondo sportivo che chiede rispetto. 
 
"Questo spot, dal valore sociale - spiega ancora Barbaro - è l’ultima azione, in ordine cronologico, di una serie di iniziative promosse da ASI per tenere alta l’attenzione su un comparto così importante per la salute e l'economia nel nostro Paese. Al solo titolo d’esempio, la campagna #Lo sport merita rispetto, la cui frase è comparsa in contemporanea sui principali ponti di Roma con una fortissima eco mediatica, e che sta continuando a uscire nei luoghi di interesse di tante città in Italia segno di una grande vitalità da parte degli sportivi". 

Interprete del video, prodotto da ASI, è l'attore Enio Drovandi, Responsabile di ASI Spettacolo, alla regia Michelangelo Gratton su un soggetto e sceneggiatura di Fabio Argentini, Comunicazione ASI.
Si ringraziano anche Mila Damato, Valeria Micheli e Laura Tranquilli per la partecipazione.

E' possibile vedere il video al sefguente link: https://youtu.be/hkEwsYfQ62s