E' stata recentemente siglata la convenzione fra ASI e la Fondazione Universitaria Foro Italico.
ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane prosegue nella sua azione di potenziamento dei servizi a favore dei propri associati e tesserati. Lo fa siglando un'importante convenzione con la Fondazione Universitaria Foro Italico, grazie alla quale, ad esempio, un tesserato ASI potrà sottoporsi ad una visita di idoneità non agonistica condotta dal centro universitario di medicina dello sport sostenendo un costo di 40 euro al posto di 50.
Il contenuto della convenzione
La convenzione ASI - Fondazione Universitaria Foro Italico garantisce una serie di prestazioni vantaggiose e professionali nell'ambito della salute e della sicurezza della persona di cui la base associativa ASI potrà godere.
In particolare vengono previste tariffe agevolate per la visita di idoneità agonistica, quella di idoneità per attività non agonistica, per il certificato per attività ad elevato impegno cardiovascolare e per esami specialistici integrativi.
Sono previsti anche pacchetti, ovvero soluzioni combinate di esami, che consentono all'utente di avere non solo considerevoli risparmi, ma anche la possibilità di effettuare visite nella medesima struttura, con un interlocutore unico.
Facciamo il punto sul certificato medico sportivo
La normativa sulla certificazione medica ha subito diverse variazioni. In principio fu il Decreto Balduzzi; poi vennero modifiche normative successive che modificarono le norme fino a renderle come sintetizzato a seguire.
In estrema sintesi possiamo dire che il certificato medico sportivo non è sempre necessario. La necessità di averlo o meno dipende dal tipo di attività sportiva che viene pratica.
Per l'attività ludico-motoria il certificato non è necessario, anche se tavolta può essere richiesto al praticante. Un esempio? Quando il soggetto va in una palestra non affiliata ad alcuna istituzione sportiva, ma i proprietari lo richiedono per tutelarsi e tutelare l'atleta.
In estrema sintesi possiamo dire che il certificato medico sportivo non è sempre necessario. La necessità di averlo o meno dipende dal tipo di attività sportiva che viene pratica.
Per l'attività ludico-motoria il certificato non è necessario, anche se tavolta può essere richiesto al praticante. Un esempio? Quando il soggetto va in una palestra non affiliata ad alcuna istituzione sportiva, ma i proprietari lo richiedono per tutelarsi e tutelare l'atleta.
L’attività ludico-motoria è infatti quella praticata a livello individuale o collettivo da soggetti non tesserati a Federazioni sportive nazionali, Discipline associate o Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, e finalizzata al raggiungimento e al mantenimento psico-fisico, non regolamentata da organismi sportivi e comprende anche l’attività che si svolge in proprio.
Quindi fare jogging al parco, danza, andare in piscina o altre attività similari sono attività ludico-motorie. Anche calcetto o giocare a tennis con gli amici sono attività ludico-motorie/amatoriali se svolte al di fuori di ogni contesto di gare o competizioni promosse da società sportive.
Se invece queste stesse attività sono praticate da soggetti tesserati con le Federazioni sportive nazionali o con gli Enti di promozione sportiva, allora si ricade nell'attività sportiva vera e propria che può essere di tipo agonistico o non agonistico a seconda dell'impegno psico-fisico richiesto.
Per l'attività non agonistica il certificato medico è obliggatorio, a pagamento (esclusi i casi di attività ed eventi sportivi scolastici come i Giochi della gioventù, per i quali il preside può richiedere l’esenzione dal pagamento) ed ha valenza annuale. Può essere rilasciato da uno specialista in medicina dello sport, da un medico di medicina generale o dal pediatra e deve contenere gli esiti di una anamnesi ed esame obiettivo, della misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo.
Quindi fare jogging al parco, danza, andare in piscina o altre attività similari sono attività ludico-motorie. Anche calcetto o giocare a tennis con gli amici sono attività ludico-motorie/amatoriali se svolte al di fuori di ogni contesto di gare o competizioni promosse da società sportive.
Se invece queste stesse attività sono praticate da soggetti tesserati con le Federazioni sportive nazionali o con gli Enti di promozione sportiva, allora si ricade nell'attività sportiva vera e propria che può essere di tipo agonistico o non agonistico a seconda dell'impegno psico-fisico richiesto.
Per l'attività non agonistica il certificato medico è obliggatorio, a pagamento (esclusi i casi di attività ed eventi sportivi scolastici come i Giochi della gioventù, per i quali il preside può richiedere l’esenzione dal pagamento) ed ha valenza annuale. Può essere rilasciato da uno specialista in medicina dello sport, da un medico di medicina generale o dal pediatra e deve contenere gli esiti di una anamnesi ed esame obiettivo, della misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo.
L'attività non agonistica è quella svolta dai tesserati e organizzata dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate, agli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI (come ASI) o gli organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche. In questi casi i tesserati devono presentare il certificato medico sportivo (esclusi i tesserati che non svolgono attività fisica – i dirigenti sportivi – e quelli la cui attività sportiva non implica l’impegno fisico – i giocatori di bridge della FIGB, per esempio).
Per l'attività agonistica, ovvero dell'attività praticata in maniera continuata con la partecipazione regolare a gare e incontri agonistici dai tesserati ad una FSN o ad un EPS riconosciuti dal CONI, il certificato medico è obbligatorio. Deve essere rilasciato da uno specialista di medicina dello sport e deve prevedere esami approfonditi che attestino l’idoneità della persona alla pratica di uno sport a livello agonistico (per esempio la spirometria, l’esame delle urine, il test visivo e l’elettrocardiogramma sotto sforzo).
Per l'attività agonistica, ovvero dell'attività praticata in maniera continuata con la partecipazione regolare a gare e incontri agonistici dai tesserati ad una FSN o ad un EPS riconosciuti dal CONI, il certificato medico è obbligatorio. Deve essere rilasciato da uno specialista di medicina dello sport e deve prevedere esami approfonditi che attestino l’idoneità della persona alla pratica di uno sport a livello agonistico (per esempio la spirometria, l’esame delle urine, il test visivo e l’elettrocardiogramma sotto sforzo).