Si è svolto il 3 dicembre l'evento Invictus Arena, la manifestazione degli sport da combattimento, più importante dell'anno.
Numerosi atleti provenienti da tutto il territorio italiano, in particolare dal Lazio, Umbria, Sardegna e Sicilia, e alcuni provenienti anche dall'Olanda si sono riuniti per partecipare ad un evento che è destinato a rimanere nella storia degli sport da combattimento.
Presso la Stazione Birra, in via Placanica 72 a Roma, ha avuto luogo uno uno spettacolo d’eccezione di vera adrenalina che ha visto gli atleti affermarsi nel K1, combattimento nei quali si possono trovare combattenti che arrivano da diverse discipline di arti marziali, come Muay Thai, Karate e Taekwondo o dagli sport da ring come Kickboxing, Full contact e Boxe.
La main card ha visto svolgersi uno spettacolo pieno di adrenalina. Sei incontri di Classe A con atleti dei migliori team della capitale.
Nicola Canu del Team Alias Gym già campione del K1 a livello internazionale, ha affronato nelle Mix Martial Arts l’atleta del Legios di Team Rieti, Alban Sinani.
A seguire Mattia Peddio già presente nell'ultimo galà Invictus Arena, ha combattuto contro Francesco Cisternino del Team 153, allenato dal maestro Alessandro Moretti.
Armin Dokic del Team INVICTUS, preparato al meglio da Riccardo Lecca, si è opposto al forte atleta rumeno, allenato da Karim Driss, Bogdan Dragulelei.
Altro pregevole incontro quello tra Mario Argento del Team di Saro Presti, opposto al fortissimo atleta olandese Youssef Chaick della scuola Mousid Gym già casa di tanti campioni.
Il clou della serata, è stata la sfida WKN tra Francesco Picca e Natale Allegra, entrambi giovanissimi ed entrambi desiderosi di emergere, hanno dato vita ad un match intenso dal punto di vista tecnico e fisico, una rappresentazione di vera arte da combattimento che si è conclusa con Francesco Picca diventare Campione Nazionale della sigla WKN.
A chiudere lo spettacolare evento, l'incontro tra il beniamino romano Davide Armanini opposto al sardo Federico Spano, due atleti in piena maturità, entrambi esperti e durissimi, hanno tenuto alta la tensione fino al colpo conclusivo.
Numerosi atleti provenienti da tutto il territorio italiano, in particolare dal Lazio, Umbria, Sardegna e Sicilia, e alcuni provenienti anche dall'Olanda si sono riuniti per partecipare ad un evento che è destinato a rimanere nella storia degli sport da combattimento.
Presso la Stazione Birra, in via Placanica 72 a Roma, ha avuto luogo uno uno spettacolo d’eccezione di vera adrenalina che ha visto gli atleti affermarsi nel K1, combattimento nei quali si possono trovare combattenti che arrivano da diverse discipline di arti marziali, come Muay Thai, Karate e Taekwondo o dagli sport da ring come Kickboxing, Full contact e Boxe.
La main card ha visto svolgersi uno spettacolo pieno di adrenalina. Sei incontri di Classe A con atleti dei migliori team della capitale.
Nicola Canu del Team Alias Gym già campione del K1 a livello internazionale, ha affronato nelle Mix Martial Arts l’atleta del Legios di Team Rieti, Alban Sinani.
A seguire Mattia Peddio già presente nell'ultimo galà Invictus Arena, ha combattuto contro Francesco Cisternino del Team 153, allenato dal maestro Alessandro Moretti.
Armin Dokic del Team INVICTUS, preparato al meglio da Riccardo Lecca, si è opposto al forte atleta rumeno, allenato da Karim Driss, Bogdan Dragulelei.
Altro pregevole incontro quello tra Mario Argento del Team di Saro Presti, opposto al fortissimo atleta olandese Youssef Chaick della scuola Mousid Gym già casa di tanti campioni.
Il clou della serata, è stata la sfida WKN tra Francesco Picca e Natale Allegra, entrambi giovanissimi ed entrambi desiderosi di emergere, hanno dato vita ad un match intenso dal punto di vista tecnico e fisico, una rappresentazione di vera arte da combattimento che si è conclusa con Francesco Picca diventare Campione Nazionale della sigla WKN.
A chiudere lo spettacolare evento, l'incontro tra il beniamino romano Davide Armanini opposto al sardo Federico Spano, due atleti in piena maturità, entrambi esperti e durissimi, hanno tenuto alta la tensione fino al colpo conclusivo.