Il 26 luglio 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto correttivo bis all’ormai nota Riforma dello Sport; un ulteriore passo in avanti rispetto all’entrata in vigore del 1° luglio 2023, che ha introdotto una serie di misure volte a tutelare i diritti degli sportivi e dei lavoratori, a migliorare le infrastrutture e a promuovere la diffusione dello sport come diritto e bene comune. ASI accoglie con favore il vento del cambiamento innestato dalla Riforma, e riconosce l’importante lavoro svolto nella definizione del correttivo e del correttivo-bis; in questi mesi l’Ente è stato infatti protagonista di una fase virtuosa e di fattivo dialogo con le Istituzioni e con le parti sociali, condizione non scontata ed auspicata da anni.
Il decreto correttivo bis apporta chiarimenti e semplificazioni, ove necessario, ad un documento che si dipana sostanzialmente in sei ambiti principali: lavoro sportivo, agenti sportivi, sviluppo delle infrastrutture sportive, registro nazionale delle attività sportive, sicurezza degli impianti da sci e disposizioni finali e abrogazioni.
Ecco un riassunto delle principali modifiche introdotte dal decreto correttivo bis:
- L’innalzamento da 18 a 24 ore settimanali della soglia di presunzione della co.co.co sportiva dilettantistica: significa che gli atleti che svolgono attività sportive dilettantistiche per più di 24 ore settimanali saranno considerati lavoratori subordinati a tutti gli effetti e avranno diritto a tutti i diritti e le tutele previsti dalla legge per i lavoratori dipendenti.
- Lo slittamento al 31 dicembre 2023 di tutte le comunicazioni relative ai nuovi rapporti di lavoro, già precedentemente posticipate al 31/10/2023: significa che le società sportive avranno tempo fino al 31 dicembre 2023 per comunicare al Ministero dello Sport l’assunzione di nuovi lavoratori sportivi.
- Lo slittamento al massimo fino 31 dicembre 2023, in sede di prima applicazione, degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per i periodi di paga di luglio, agosto e settembre 2023: significa che le società sportive non dovranno versare i contributi previdenziali e assistenziali per i periodi di paga di luglio, agosto e settembre 2023.
- Il rimborso ai volontari per la prestazione arbitrale e relativo rimborso spese anche nel comune di residenza con limite innalzato a € 300,00: significa che i volontari che svolgono attività arbitrale avranno diritto a un rimborso spese anche se svolgono la propria attività nel comune di residenza. Il limite massimo del rimborso è stato innalzato a € 300,00.
- La conferma, ai fini degli obblighi e dalle misure per la sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/08), dell’applicazione dell’art.21 (adempimenti per lavoratori autonomi) per i compensi fino a € 5.000,00: significa che gli atleti che svolgono attività sportive dilettantistiche e che percepiscono compensi fino a € 5.000,00 non dovranno adempiere agli obblighi di sicurezza previsti dal D.Lgs. 81/08.
- L’esenzione dall’imposta di registro per gli adeguamenti necessari a conformare gli statuti alle disposizioni del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 39: significa che le società sportive saranno esentate dal pagamento dell’imposta di registro per gli adeguamenti necessari a conformare i propri statuti alle disposizioni del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 39.
- L’esclusione dell’obbligo Inail per tutti i co.co.co sportivi dilettantistici: significa che gli atleti che svolgono attività sportive dilettantistiche e che hanno un contratto di collaborazione coordinata e continuativa non dovranno versare i contributi all’Inail.
- L’aggiunta, all’art. 25 del Dlgs n° 36, del comma 1-ter che sancisce l’approvazione da parte dell’autorità di Governo delegata in materia di sport, sentito il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, dell’elenco delle mansioni necessarie per lo svolgimento di attività sportiva; la tenuta e l’aggiornamento sarà competenza del Dipartimento per lo Sport: significa che il Dipartimento per lo Sport sarà competente per la tenuta e l’aggiornamento dell’elenco delle mansioni necessarie per lo svolgimento di attività sportiva.
- Il contributo, sotto corresponsione di credito d’imposta, per le realtà medio piccole volto a mitigare gli effetti collaterali derivanti dall’entrata in vigore della riforma.
Al termine di questo primo atto della “Riforma a rilascio progressivo”, ribadiamo con orgoglio che le diverse istanze depositate da ASI hanno trovato convergenza e applicazione nel testo definitivo, contribuendo al processo di rafforzamento delle tutele e della semplificazione delle norme in un’ottica di sostenibilità complessiva del sistema sport. ASI continuerà a fare la sua parte nelle occasioni di confronto con il Governo, pronti a contribuire con i nostri principi alla costruzione di un ecosistema virtuoso che riconosca fattivamente l’altissimo valore sociale ed economico dello sport.