"La cornice è quella dello storico impianto GIL, a Piazza Epiro, nel cuore del quartiere San Giovanni. E' in questa struttura che si trova la palestra della Fortitudo Boxe Roma, giovane e intraprendente realtà del panorama pugilistico romano. La Fortitudo vanta già organizzazioni importanti come quelle di Trastevere (ben due volte), al Padiglione dello Sport di Ostia, alla ex Fiera di Roma per un titolo italiano pro. Questa volta la Società porta a Roma ben due corone europee, sotto la sigla Principe WAKO PRO. Sono due gli atleti a contenderla ad altrettanti atleti spagnoli, per i due titoli vacanti nelle categorie di peso – 71,800 kg e – 64,500 kg. L'evento è patrocinato dal Comune di Roma (Ufficio Sport), ed in particolare dal Delegato allo Sport Alessandro Cochi, da sempre vicino al mondo degli sport da ring. Ente di promozione sportiva di riferimento è l'ASI, che ha supportato in maniera determinante l'organizzazione dell'evento.
Il galà, inoltre, vanta un sottoclou ricchissimo. Si inizia alle 19.00 circa con ben 7 incontri di boxe dilettanti, cui partecipano varie società romane tra cui la Team Boxe Roma XI, spesso in regime di collaborazione con la Fortitudo, e anche alcune società della Campania. Poi si passa immediatamente alla kickboxing dilettanti, con due incontri di low-kick, con atleti della Fortitudo Boxe Roma, dell'Accademia Romana di Sport da Combattimento, della Phoenix Gym di Pomezia e dell'Ecole de Combat del Maestro Marco Gilotti.
Terminata la kick dilettantistica, la pausa di attesa per i due titoli, è riempita da una dimostrazione di Krav-Maga dei Maestri Paolo Capasso, Miozzi Carlo e Callarà Dario e della loro Accademia Antiaggressione, nonché dalla premiazione di alcuni personaggi di spicco del mondo degli sport da ring quali Daniele “bucetto” Petrucci, uno dei grandi della boxe romana, Eugenio Annese, Campione Intercontinentale di Full Contact (sigla WAKO-PRO) nel 2006, Italo Mattioli e, conseguentemente, la Team Boxe Roma XI, per l'amicizia e la collaborazione dimostrata in più di un'occasione. Alle 22.00 ecco sbucare sulla guida rossa che conduce al ring Diego Vasquez Gonzalez, della Mamba Gym di Madrid. La cintura in palio è per la cat. – 71,800. Dopo di lui, tra il fumo di scena, entra osannato dai numerosissimi fans, il beniamino di casa, “ Riccardino” Lecca, nato e cresciuto tra i palazzi che circondano la struttura. Appena il tempo delle presentazioni del grande Alberto Chiavarini, inni nazionali, e subito gli atleti sono a confrontarsi uno davanti all'altro. Lo spagnolo, molto abile di gambe e con una buona scelta di tempo, prende iniziativa. Lecca però non concede più di tanto, anche se questa volta, sapientemente, aspetta ad attaccare a testa bassa. A metà della prima ripresa, lo spagnolo è incrociato da un puntuale quanto potente gancio sinistro, seguito da diretto destro di Lecca. Diego Vasquez è al tappeto, ma trova la forza per rialzarsi. La sua resistenza è però definitivamente minata nel secondo round. Ancora una volta Lecca si apre la strada con il sinistro, chiudendo Vasquez all'angolo e atterrandolo per altre due volte con gancio destro e diretto destro. L'arbitro ferma il match e tra il delirio del pubblico, “Riccardino” conquista la cintura più importante della sua carriera. Un titolo meritato per un atleta che solo 3 mesi fa si operava al ginocchio dopo un durissimo match per il titolo italiano pro vinto per KO contro Luca Fei, e che ha dimostrato dei miglioramenti impressionanti (un plauso al suo trainer Massimo Farina per il grande lavoro svolto) negli ultimi impegni sportivi, meritando la ribalta del professionismo e, conseguentemente, di raggiungere risultati così importanti. Nemmeno il tempo di riprendere fiato, che fa il suo ingresso sul ring David U. Cofrade, giovane promessa della kickboxing spagnola. La standing ovation è però tributata all'ingresso di Marco De Paolis, allievo del grande Giorgio Perreca, e attualmente responsabile dei corsi di pugilato e kick"